Premessa: scrissi questo "coso" nei primi giorni di Gennaio, quando Napoli puzzava di monnezza incendiata, quando la gente buttava la spazzatura affacciandosi dal primo piano. Lo spedii alle sette chiese del web e nessuno lo pubblicò. Oggi la monnezza non c'è più (sono sarcastico ovviamente)... la infilano sotto il tappeto. A furia di infilare robe sotto i tappeti non trovo più il mio cane.
Io vivo, si fa per dire, a dieci minuti da Pianura e oggi la vita si fa sempre più dura. Dove sorgerà la discarica, dove c'è stata la discarica per 43 anni, dove riversavano i rifiuti di tutta la città di Napoli, oggi c'è uno schifosissimo campo di calcio in terra battuta dove si allena la squadra di calcio più scarsa del globo e si dice che un pazzo ha aperto anche un agriturismo, ma non sembra brillare di popolarità. Oggi Pianura è al centro dell'interesse del mondo che ride delle nostre disgrazie, ma il problema monnezza a noi napoletani non tocca più. Con la monnezza, quella chiusa nelle buste ci si può convivere allegramente, è fonte d'ispirazione (Tony Tammaro ha dato alle stampe un disco che si chiama "The Dark Side Of the Monnezza") e se nevicasse con tutte queste collinette se ne vedrebbero delle belle. Il vero problema, il problema che gran parte del mondo, gran parte delle persone per bene tacciono, non è la monnezza. La monnezza è solo un effetto, solo una certezza necessaria e sufficiente della nostra deficienza strutturale. Pianura oggi è occupata dai protestanti iscritti sul libro paga della camorra. Quei protestanti così bestie da incendiare un' ambulanza e picchiare i medici e gli infermieri che stavano andando a soccorrere altri protestanti, quei protestanti così onesti da imporre ai negozi la chiusura delle saracinesce per lasciare aperte quelle dei negozi più collussi con la camorra, quei protestanti così democratici da alzare dei confini, delle trincee, fatte di monnezza ai bordi di Pianura rendendola una specie di enclave dove nessuno, nemmeno i residenti, può passare. In tutto questo splendore vi sorgerà la solita innocente domanda: E dove sono i napoletani innocenti? Dove sono le istituzioni? Innocenti a questo mondo non c'è ne sono e le soluzioni sono tre: A) mandare l'esercito, sterminare tutti, ammassare i corpi nella temporanea discarica e poi riciclarci: almeno avremo un utilità sociale. B) Mandare l'esercito e conquistare questo pezzo di medioevo che si è insinuato in Europa, ma questa è troppo intrisa di fantasia. C) Andarsene tutti a fanculo, Stato soprattutto. Cambiare costituzione e bandiera. Il nome del nuovo stato sarà Repubblica Camorrista Napoletana e vivremo nell'ordine e nel rispetto perchè si sà: la camorra arriva dove la democrazia di questo paese di merda non arriva. Gente la monnezza non sta per strada, ma nelle vostre teste e non guardate, voi borghesucci settentrionali del cazzo, con sufficienza noi africani. Se oggi navighiamo nella monnezza li dobbiamo ai rifiuti pericolosi che smistavate nelle nostre discariche pagando la camorra, rendendoci tumorosi e riempiendo le nostre sature discariche. Insomma, Dio li fa e poi li accoppia, ma parliamo di cose serie: avete ascoltato l'ultimo di Maria Nazionale? Stupendo.
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