Dico tutto dall'inizio, senza perifrasi e romanticismo. Volo British Airways. Salgo e come sempre per combattere la mia paura del vuoto, del mondo, del fato, prendo a leggere. Ci sono libri che si digeriscono a stento, che necessitano di pause mentre ti lasci schiattare la testa da parole sparate con un bazzuka. Leggo e poggio il libro sulle gambe. Penso. Un po' è la rabbia, un po' lo schifo. Devo esser sembrato un tipo strano. Fatto sta che un uomo medio inglese, con la faccia un po' altezzosa, persa in uno di quei sorrisi che sanno di paternalismo, mi da due pacche sulla gamba e mi spiaccica un don't worry.
Mi ritrovo a girare per Londra. Piccadilly Circus è uno dei miei posti, uno di quei posti che mi fa sentire vivo... vivo con la voglia di vivere. Vado in direzione Leicester Square, giro subito a destra, appena finsice Piccadily, per Haynamarket. Teatri, musical, teatri, cinema. Mi fermo, alzo lo sguardo. C'è la locandina, due file di cinque stelline per dire che è un film che spacca: "Gomorrah", con l'acca finale che lo rende ancora più italiano tamarro. Il mio cuore s'è fermato. Ho sentito gli occhi del mondo poggiati sulla mia schiena. Anni d'abbandono, di "vita" frustata e soggiocata, che ricevevano un premio, un premio alla mia disperata vitalità che mi fa sopravvivere anche quando non c'è nulla per tirare a campare. Il primo impulso è stato quello di pagare il biglietto ed entrare, il secondo è stato quello di sorridere e tirare avanti per la mia strada. Mi sono sentito curato, cullato, riconosciuto per quello che sono ed ho tirato avanti a girare. Girare e girare.
Volo British Airways, ritorno. Mi siedo affianco ad un tipo biondino accompagnato da una ragazza orientale con la solita faccia da culo e l'aurea del minchione proprio di qualsiasi orientale. Vedo che leggo quel che leggo, sembra quasi volermi interrompere, ma non sarebbe educato. Continuo a leggere. Ad un tratto caccia un portatile da sotto il sedile, come da un fondina. Ecco le mie credenziali. Lo accende. C'è un desktop con lo sfondo di Napoli... il golfo, il Vesuvio e tutto il manipolo di case abusive. Due minuti e si mette a giocare a schacchi con i pezzi di Star Wars. Io lo guardo come si guardano i Nerd di tutto il mondo, con disprezzo. Lui mi guarda e finalmente prende coraggio. "Molto di quel libro è falso" ...ci ripenso mentre cavalco le strade bucate del Rione Traiano. Ci sono tutti i lampioni spenti, quasi a volermi mettere ancora più depressione per questo ritorno del cazzo. Sono quasi a casa, ancora qualche cumolo di rifiuti e sarò nel mio tumolo. Vorrei fosse tutto finto, vorrei... maledetti (casi umani), nonostante tutto sono ancora vivo!
Nessun commento:
Posta un commento